Progetto architettonico

Nemini Teneri è la prima residenza in Sicilia interamente rivestita con pannelli di sughero, un lago artificiale che fornisce acqua depurata e una piscina naturale, immersa nella campagna siciliana tra carrubi e alberi di ulivo.

Il sughero regala all’involucro architettonico un aspetto pulito, rigoroso e ben integrato con la natura circostante, restituendo la massima efficienza energetica. Soggetto protagonista nelle narrazioni di molti architetti, nel solco di un gigante come Alvaro Siza…Storie interpretate dalla matita di architetti e narrate dalle immagini di altrettanti fotografi…Storie di vita, storie di luoghi, storie di sughero, storie di persone che non sono diventate proprietarie di un materiale ma hanno condiviso il suo perché.

La struttura è realizzata in legno con tecnologia X-LAM, in linea con la sensibilità architettonica della famiglia proprietaria che mira ad ottenere una residenza a basso impatto energetico, capace di garantire un ottimo isolamento acustico e una superiore capacità di resistenza sismica.

Il legno come materia prima rinnovabile e naturale, offre un comfort abitativo unico grazie all’altissima tenuta all’aria, al buon isolamento termico in tutti i periodi dell’anno, alla totale assenza di emissioni tossiche e ad una buona regolazione del livello di umidità nell’aria in tutti gli ambienti in quanto capace di assorbire o rilasciare la quantità di vapore necessario.

Architettonicamente, la casa mostra il suo carattere estremamente minimalista accostando e fondendo tra loro materiali come sughero, legno, cemento, pietra e ferro, che rivelano la loro matericità senza compromessi e senza finzioni, esternando la forte influenza stilistica propria delle architetture della scuola BauHaus tanto a cuore alla famiglia proprietaria.

Tutti i materiali utilizzati per la costruzione si presentano così come sono, lasciando che la loro funzione “strutturale” faccia trasparire in modo puro l’essenza stessa del progetto architettonico, fedele al concetto di “less is more”.

I due setti curvi in cemento armato volutamente lasciati a faccia vista sono da intendersi come una vera e propria scultura che si pone in contrasto con l’involucro in sughero, la natura circostante e la pietra locale, che diventa un altro elemento caratterizzante del progetto.

Internamente tutti gli spazi sono concepiti per essere abitati e vissuti nella quotidianità, così come gli arredi che vengono pensati e messi in opera evitando ornamenti eccessivi, riportando all’interno i materiali utilizzati esternamente come il ferro e il legno, questa volta trattato con cera d’api naturale per nobilitarne maggiormente la superficie.

Tutti i materiali, pavimenti, soffitti e strutture portanti incluse, sono stati trattati con diversi tipi di cera d’api naturale per nobilitarne maggiormente la superficie. 

Grande cura e sensibilità viene inoltre posta per i rivestimenti interni sui quali si adagiano strati di juta e calce naturale trattati manualmente, che offrono all’insieme un aspetto morbido, distinto ed accogliente che magnificamente giocano in contrasto con la pavimentazione realizzata in cemento industriale elicotterato e con la parete della zona cucina rivestita interamente in ferro.

Tutti gli ambienti sono serviti da un impianto di ventilazione meccanica controllata che assicura il regolare ricambio dei flussi d’aria e regola l’umidità garantendo un’altissima qulitò della stessa. Il risultato è un ideale equilibrio termico e igrimetrico a vantaggio du una maggiore efficienza e di conseguente riparmio energetico.

L’impianto architettonico, la posizione della struttura, le ampie vetrate e gli affacci sono stati pensati per mantenere il contatto visivo con il mare ed il panorama circostante. In qualsiasi posizione ci si trovi all’interno della proprietà si viene rapiti dalle bellezze naturali di questo splendido luogo.

Il progetto nel suo insieme è stato pensato per creare una vera oasi di biosostenibilità e di relax: il lago, la piscina, il giardino e il verde circostante seguono tutti la stessa filosofia di rispetto della natura e si integrano al fine di ottenere un ecosistema utile a se stesso.

La costruzione del lago, oltre a diventare un tutt’uno con il giardino, diventa strumento di fitodepurazione dell’acqua della piscina, un couloir de nage di 20 metri di lunghezza per 3,10 metri di larghezza, dove si può nuotare in totale privacy godendo del piacere di un’acqua non trattata con nessun agente chimico o altra sostanza, che lascia una straordinaria sensazione di freschezza sulla pelle.

La vegetazione scelta per ornare il giardino, segue il concept del progetto ed è stata scelta in modo da evitare lo spreco d’acqua, utilizzando piante endemiche di tipologia arido – resistente, che necessitano di poca o in alcuni periodi di nessuna irrigazione.

Nemini Teneri è prodotto di un lungo lavoro di studio e progettazione durante il quale la committenza ha potuto contare sulla professionalità di diverse figure che hanno contribuito alla realizzazione dell’opera.

Il progetto preliminare e definitivo è stato curato dagli Architetti Paolo Borghino, Giovanni Benedetti e Sarah Becchio.

Il progetto esecutivo, il progetto strutturale, la scelta dei materiali, la progettazione degli impianti, la progettazione di tutti i dettagli architettonici e strutturali, il disegno degli arredi e degli spazi esterni e la direzione dei lavori hanno visto la collaborazione attiva e quotidiana dei proprietari, insieme alla collaborazione di una serie di professionisti locali tra cui l’Ing. Giorgio Scrofani, l’Ing. Raffaele Giannone, l’architetto Tommaso Verdesca e lo studio di architettura Darch2 degli architetti Viviana Pitrolo e Danilo Demaio.

Spunti sulla visione che ci ha guidati in questo progetto:

  • Filosofia di un libero abitare.
  • Naturalmente casa
  • Oasi di biodiversità e sostenibilità ambientale costruita a misura di uomo e di ambiente dove viver ad impatto zero, si autoalimenta
  • La casa è rivestita di sughero, come un albero.
  • Less is more, celebre citazione di Walter Gropius primo direttore del BauHaus iconica scuola d’arte, design e architettura nata più di 100 anni fa a Weimar. Less is more racchiude l’impronta stilistica di Nemini Teneri , una casa dalle linee semplici e minimali che dichiara senza finzioni la grezza matericità dei materiali usati per la sua costruzione: legno, sughero, cemento, pietra e ferro, dialogando fra loro in un modello architettonico perfettamente integrato con il paesaggio agreste della provincia di Ragusa.

 

Note: SUGHERO E ARCHISTARS

Il sughero è una materia prima molto apprezzata da architetti, designer e artisti di fama mondiale grazie alle sue proprietà uniche che, accanto all’impatto visivo, contribuiscono a una generale sensazione di benessere e comfort.

Utilizzato anche nella Libreria del Congresso e negli space shuttles della Nasa.

Citazione tratta dalla pubblicazione “Storie di Sughero” di Tecnosugheri (concessionaria per l’Italia della commercializzazione del sughero Faccia Vista):

“Per anni abbiamo prodotto e venduto il sughero espanso per isolamento. La necessità era quella di isolare e il sughero rispondeva meglio di altri materiali a questo scopo. In più era naturale. Una volta rivestito, la sua poesia, però svaniva e in pochi sapevano cosa ci fosse dietro quell’intonaco. In noi restava il senso di frustrazione di chi sapeva che dietro c’era molto di più. Una storia, una cultura, il futuro. Poi qualcosa è cambiato. Sul mercato si è affacciato il sughero Faccia Vista ed è stata la rivoluzione. Lo stesso prodotto, solo un po’ più denso e levigato, diventava di colpo interessante. Travalicava il ruolo di materiale da costruzione per diventare mezzo di condivisione di valori etici ed estetici. L’unico isolante a poterselo permettere, senza compromessi. Da oggetto il sughero era diventato il soggetto, protagonista nelle narrazioni di molti architetti, nel solco di un gigante come Alvaro Siza… Storie interpretate dalla matita di architetti e narrate dalle immagini di altrettanti fotografi…Storie di vita, storie di luoghi, storie di sughero, storie di persone che non sono diventate proprietarie di un materiale ma hanno condiviso il suo perché.”

L’ARCH. ALVARO SIZA VIEIRA, celebre architetto e designer, uno dei più famosi al mondo, è stato tra i primi ad aver utilizzato il sughero impiegandolo in diversi interventi di valore architettonico; il sughero faccia vista lo ha utilizzato prima di tutti nel 2000 per rivestire il padiglione Portoghese all’Expo di Hannover

EDUARDO SOUTO DE MOURA

Vincitore del Premio Pritzker, scelse l’effetto Originals Natural della gamma Wicanders Cork Essence per completare il suo studio. Originals Natural è un effetto che mette in mostra la rama e le ombre naturali del sughero, alludendo così alla sostenibilità e alla rinnovabilità della materia prima che lo compone.

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